Come ti sei permesso
Ma lo capisci cos’hai fatto
La mia stellina il mio sogno
Ma veramente non ci arrivi
Quante vite hai spezzato quanto male qua intorno
L’avrai imparato guardando i film
O in qualche libro magari sacro
Avrai seguito un buon esempio in famiglia
O semplicemente è il tuo istinto quello di un bastardo
Una rosa ogni tre giorni
Due scarpe rosse in fondo alle scale
Quattro lacrime e sangue intorno al cuore
Forse due righe in fondo in fondo ad un giornale
Il profilo di un bravo ragazzo
Un bel lavoro l’auto pulita
Anche gli amici è uno di noi
Ma hai un istinto quello di un bastardo
Perché non ci hai pensato prima
E a cosa pensi serva poi sparire
Sei un codardo il nulla un fallito
Sproporzionato rispetto a quello che hai fatto
Ma come ti sei permesso
Quanti mari ancora da vedere
Quanti animaletti da accarezzare
Quanti segreti da raccontare alla tua amica
Quanti sogni costruiti sull’amore
Quel progetto che fine farà
Li sul comodino c’è un libro a metà
Una cornice che non basterà
Questo vuoto non finirà
Hai progettato proprio tutto
Non puoi sbagliare sei sicuro
La vita dopo sarà lieve
Che danno che hai fatto quanto male qua intorno
Ora li rinchiuso incatenato
A cosa pensi avrai capito
Come hai risposto alle domande
Come hai placato la coscienza quella di un bastardo
Quante promesse avevi fatto
Progetti progetti di vita insieme
Qualche menzogna per incantarla
Fiori e biglietti regali e viaggi ma per cosa
E come le sirene canteremo
Adesso basta ci sentirete
Andremo in piazza noi ci uniremo
Vinceremo la paura la paura di un bastardo
Non hai capito l’importanza di un sorriso
Quanto è bello impegnarsi per amore
Quanto è importante una persona accanto
Quanto valore aveva la mia vita
Come ti sei permesso
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Giulia
Pierpaola
Yirelis
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Giulia
Teresa
Canzone dura e triste, dopo la lettura di un articolo che trattava l'orrendo tema dei femminicidi in Italia, è nata da sola. La speranza è sempre quella di far riflettere e contribuire all'incremento della sensibilizzazione.